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Recensioni
23/04/2009
Un intrattenimento suggestivo, fatto di artifici magici e fiammati! Questo è stato il sipario che ha accolto il pubblico di Vinicio Capossela; uno spettacolo portentoso, con atmosfere fatate, leggendarie ed anche un po' circensi!"Il Gigante e il Mago" è il brano che apre l'ultimo album dell'artista "Da Solo" (da cui prende il nome il suo lunghissimo tour,); e sono proprio questi due personaggi ad aprire anche la serata. Difatti, mentre il Mago si prodigava ad intrattenere il pubblico all'esterno del teatro con la collaborazione di Jessica Love, esibendosi in giochi di magia e di fuoco, il Gigante era all'interno dello stesso sempre disponibile ai flash del pubblico.Il concerto si divide in due parti, intervallate da un ulteriore intrattenimento del Mago 'burlesque' Christopher Wonder e della Love. La prima parte vede interamente protagonista il suo ultimo lavoro (o meglio … capolavoro) rispettando quasi fedelmente l'ordine di registrazione dei brani. Ad introdurla è, appunto, "Il Gigante e il Mago" eseguita con il grande e meraviglioso Mighty Wurlitzer Organ che spadroneggia sul palco. Le parole non dicono" la magnificenza dei pezzi e della loro esecuzione: strumenti "inconsistenti" (così già definiti da molti recensori) , scenografia da saloon, la voce … calda e coinvolgente … di Capossela e del suo pianoforte, che questi suona incantando chi lo ascolta. Pezzi come "Parla Piano" o "Orfani Ora" oppure la stessa "Il Gigante e il Mago" letteralmente rapiscono il cuore di molta gente presente al teatro che ben poco conosceva di lui, portandola, al termine di ognuno di questi, ad acclamarlo tanto da far risaltare l'autenticità dei loro applausi. Sembra un incantesimo!La seconda parte, invece, è dedicata ai successi che negli anni lo hanno portato al grande pubblico, come ad esempio "Che cos'è l'amor", "Morna", "Marajà", "L'uomo vivo", "Medusa cha cha cha", "All'una e trentacinque circa", …, inserendo anche una sorta di spettacolo nello spettacolo, con l'esecuzione dell'Human Pignata (la pentolaccia umana), l'introduzione sul palco di una gabbia luminosa che rinchiude il Minotauro di "Brucia Troia" o la "Medusa Nerviosa" ed, infine, anche due ragazzi, scelti dall'artista tra il pubblico in sala, ai quali viene inoltre offerto un bicchiere di vino per brindare … all'Amore!Vinicio Capossela non si risparmia ai "suoi" estimatori - spettatori regalando aneddoti e storielle divertenti di un suo passato in qualche modo legato alla città di Taranto e che, a suo dire, è stato da lui immortalato con la composizione (nell'anno 1990) del brano "Suite delle quattro ruote", eseguita infine con un sincero trasporto e partecipazione da parte sua e quasi accompagnato dal pubblico nell'emozione di un suo passato,Alle ore 00.30 circa il sipario si chiude sulle ultime note del brano che lo ha aperto. La magia continua a farsi spazio tra la folla. La gente lentamente lascia il teatro, senza null'altro da aggiungere; con solo nella mente il ricordo di uno spettacolo entusiasmante e commovente, e nel cuore, la voglia di vivere l'Amore facendone melodia dell'anima!!!
Annalisa Palagiano
(V. Capossela - Concerto "Solo Show" Tour - Teatro Orfeo Taranto - 12 Marzo 2009)